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di Marco Melis
Barbara Mazzolai, Il futuro raccontato dalle piante: Cosa possiamo imparare dal regno vegetale e dal suo percorso sul pianeta, Longanesi, 2021, €18

Le piante sono i decani della Terra eppure siamo soliti pensare a questo come al nostro pianeta e ne consumiamo avidamente risorse e spazi. Per fortuna, al contrario di noi, il mondo vegetale lavora da sempre per escogitare soluzioni efficaci al problema della conservazione: ha ideato il mutuo soccorso tra specie, con le numerose simbiosi alla base di interi ecosistemi. È il geniale “inventore” del più straordinario sistema per produrre energia pulita esistente sulla Terra, la fotosintesi che trasforma in ossigeno l’anidride carbonica, ma ha anche il “copyright” delle fonti energetiche non rinnovabili (petrolio, carbone, gas). Ha tessuto una straordinaria rete di interconnessioni globali dalla cui varietà e armonia trae forza la salute del pianeta. In un futuro non troppo lontano la Robotica e l’Intelligenza Artificiale offriranno soluzioni concrete per proteggere il clima e la biodiversità. Robot interamente biodegradabili monitoreranno l’inquinamento aiutandoci a contrastarlo mentre altri, ispirati all’intelligenza diffusa delle piante, ci consentiranno di studiare sempre più a fondo il grande libro della Natura, per carpirne leggi e segreti.

In pagine ricche di storie naturali, invenzioni meravigliose e ricerche entusiasmanti, Barbara Mazzolai ci parla del futuro che ci aspetta e di come, oggi, lo stiamo già costruendo nei laboratori di tutto il mondo.

Anna Lowenhaupt Tsing, Il fungo alla fine del mondo. La possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo, Traduzione di Gabriella Tonoli, Keller, 2021, €25,00

Si dice che, dopo la bomba atomica su Hiroshima, la prima forma di vita a spuntare in quel paesaggio devastato sia stato un matsutake. Si tratta di uno dei funghi commestibili più ricercati dell’Asia: non cresce solo in Giappone dove raggiunge prezzi astronomici, ma anche in varie aree dell’emisfero boreale. Questo fungo dall’odore intenso ed evocativo non può essere coltivato e preferisce crescere su terreni e foreste perturbati dalla presenza umana. Il racconto di Anna Lowenhaupt Tsing – ormai diventato un classico – ruota attorno a questi ricercatissimi funghi, offre approfondimenti e spunti che vanno ben oltre l’ambito micologico, e pone una domanda essenziale: cosa riesce a vivere tra le rovine che abbiamo generato? Esplora angoli inattesi e inconsueti del commercio del matsutake e ci conduce tra buongustai giapponesi, commercianti, combattenti hmong, guide naturalistiche finlandesi, abitanti della costa pacifica degli USA e altro ancora. Compagni di viaggio che ci permettono di perderci e sorprenderci tra ecologie fungine e storie forestali e che ci fanno sperare nella possibilità di una convivenza collaborativa tra specie in un’epoca di massiccia devastazione umana.

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