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Franco Ricciardiello

Musica di protesta, attivismo politico, femminismo e ambientalismo caratterizzano il collettivo punk russo Pussy Riot, le cui esponenti più conosciute sono Nadežda (Nadja) Tolokonnikova (Наде́жда Толоко́нникова, nata nel 1989) e Marija Alëchina (Мария Алёхина, nata nel 1988). Attualmente, entrambe le attiviste si trovano forzatamente all’estero, per evitare la repressione delle opposizioni; Alëchina ha lasciato clandestinamente la Russia nel 2022, nel corso della guerra d’invasione dell’Ucraina, Tolokonnikova ha fondato negli USA l’organizzazione Unicorn DAO[1]

Ispirandosi al fenomeno delle riot grrrls degli anni Novanta, le Pussy Riot hanno acquisito notorietà mondiale per una serie di performance contro il maschilismo patriarcale della chiesa ortodossa russa e contro i brogli elettorali e il governo antidemocratico di Vladimir Putin. Sia Alëchina che Tolokonnikova hanno trascorso un periodo di detenzione nel sistema carcerario russo, condannate dopo un’irruzione nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, per contestare il patriarca Kirill: in quell’occasione hanno cantato una “preghiera punk”, su musica di Sergej Rachmaninov. Con loro è stata arrestata e condannata anche Ekaterina Samucevič (Екатери́на Самуце́вич, nata nel 1982).

Per mantenere l’anonimato, le attiviste si esibiscono indossando passamontagna colorati che sono divenuti il loro simbolo.

Nadja Tolokonnikova e Marija Alëchina

La più attiva e conosciuta tra le Pussy Riot è Nadja Tolokonnikova, attivista per i diritti umani dall’età di 18 anni, quando militava in Vojna, gruppo che praticava street art come protesta politica. Le lettere che Tolokonnikova ha scambiato dal carcere con il filosofo marxista sloveno Slavoj Žižek sono state in seguito raccolte in un libro, Comradely Greetings.

La vita e il pensiero di Nadja Tolokonnikova sono sintetizzati in un libro del 2018, Read & Riot: a Pussy Riot guide to activism, tradotto e pubblicato in diverse lingue benché non — sorpresa! — in italiano. Le sue parole dimostrano un infaticabile attivismo, anche a scapito della propria incolumità, un’attenta lettura di classici del pensiero democratico, e una riflessione sul percorso di vita che l’ha portata a impersonare una critica radicale al machismo e al dispotismo non solo di Putin, ma anche di Donald Trump.

La sua disillusione per la società russa è di vecchia data:

Quando avevo quattordici anni, mi presentai al quotidiano locale portando un mio con un articolo sulla contaminazione e cambiamento climatico. Mi dissero che ero una ragazzina molto bella e che non scrivevo male, ma che era meglio che mi limitassi a parlare dello zoo. Naturalmente, quell’articolo sui livelli catastrofici di contaminazione della mia città non è mai apparso.

Nadja Tolokonnikova

Quella che segue è una collezione di citazioni tradotte dal libro Read & Riot: a Pussy Riot guide to activism, che dimostrano come la sensibilità democratica non possa essere disgiunta dalle preoccupazioni per l’ambiente e dal rapporto con il pianeta. Riportiamo anche link ai videoclip delle canzoni più famose; occorre tenere presente che non esiste una vera e propria discografia delle Pussy Riot, che si producono più in performance “dal vivo” che in sala di incisione.

Essere punk

Essere punk è stupire in ogni momento. Non si tratta di portare i capelli a cresta fino alla morte. Essere punk significa cambiare sistematicamente l’immagine di te, divenire sfuggente: sabotare i codici culturali e politici. Il punk è un metodo. Bach e Händel sono la mia principale influenza punk. Non mi piace il concetto di subcultura punk che obbliga a attenersi a un’immagine concreta.

Čajka
In russo Чайка (Čajka) significa “gabbiano”, ma è anche il cognome del procuratore generale della Russia, Juri Čajka, la cui famiglia è coinvolta con la malavita moscovita; si veda sul caso un articolo su The Guardian

Arte e politica

Sono convinta che l’arte ci unisca, e che in particolare l’arte di protesta possa essere la forza che unisce e galvanizza l’attivismo mondiale, che non cessa di rappresentare per l’umanità il movimento. […] Spesso ci domandano quando e dove abbiamo iniziato a mischiare arte e politica, laddove la vera domanda sarebbe quando e dove abbiamo iniziato a separare l’arte dalla politica, l’arte dall’attivismo.

органы (Organi).
Nel testo si ascolta: “Vuoi davvero vivere secondo tradizione? Vuoi rendere di nuovo grande l’America o la Russia? Non vuoi porre fine alle gravidanze involontarie con un aborto, come Trump? Allora tagliati le palle, figlio di puttana, e non ci sarà bisogno di abortire. Ma lascia stare la mia passera e non toccarmi con la tua sporca tradizione.”

Un approccio olistico

È ora di smettere di comportarci come se fossimo l’unica specie che abita la Terra.

Gli stessi che hanno creato e esacerbato il problema sono quelli che ora vengono a offrirci la salvezza.

Quando cerco le parole per parlare di un approccio più olistico per la politica mondiale e propongo un dibattito sul futuro del pianeta invece che sulle ambizioni e la ricchezza degli stati, è inevitabile che molti mi considerino un’ingenua utopista.

Make America Great Again (in inglese)

Stati Uniti e Russia

Ciò che ho letto negli occhi di chi è passato attraverso gli attuali sistemi penitenziari russo e statunitense è disperazione, accompagnata da cinismo e crudeltà. […] La cosa più sorprendente è stato vedere quanto si somiglino i sistemi penitenziari di Stati Uniti e Russia. La guerra fredda ha equiparato i nostri paesi in diversi campi, non solo nell’imperialismo aggressivo, il militarismo e la rampante disuguaglianza, ma anche nell’attitudine di entrambi i governi verso la povera gente espropriata che si trova dietro le sbarre.

I can’t breathe (in inglese)

Donne e uomini

Conosco un quantità di donne (soprattutto eterosessuali) che ancora credono che la nostra missione principale sia competere tra noi per un uomo. Dovremmo lottare per un pene e non per i nostri diritti! Quando deve risultare confortante quest’idea per la cultura dominante!  Se continuiamo a pensare che la nostra sopravvivenza dipenda dall’approvazione di un uomo, sarà facile sfruttarci. […] Perché vedete, amici, una cosa vi dico: se volete scopare con me e non conoscete il potere del clitoride, tanto vale che ve ne andiate. Se vedo che qualcuno è troppo fallocentrico a letto, mi alzo, mi vesto e me ne vado. A volte gli faccio un discorso sull’impostura del fallo-teologico-centrismo mentre mi rimetto i vestiti.

Franco Ricciardiello

Note

[1] DAO, Decentralized autonomous organization (Organizzazione autonoma decentralizzata), è un’organizzazione senza leadership centralizzata, governata da regole trasparenti contenute in un software. Le transazioni finanziarie sono contenute in una blockchain, la cui integrità è quindi garantita dall’uso di crittografia.

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