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Sheryl M. Medlicott, da Just Utopias, 7 ottobre 2022, traduzione di Romina Braggion

In quanto sostenitori della PRSC School of Activism, il collettivo Bristol Utopian Book ha recentemente organizzato un evento a tema “narrativa per bambini”.
Ho selezionato Oscar’s Tower of Flowers dell’autrice e illustratrice di Bristol, Lauren Tobia, come uno dei libri da presentare durante la giornata. Essendo sensibile alle pratiche dell’attivismo, Tobia si è unita a noi per l’evento e ci ha raccontato la storia del suo bellissimo libro senza parole.

L’albo illustrato di Tobia mi ha convinto poiché, in qualità di madre di un bambino e in qualità di critica delle eco-utopie letterarie, riesco a incrociare le due caratteristiche durante la lettura delle favole della buonanotte.
Alcuni libri, apparentemente innocenti, sono orribili se visti attraverso una lente eco-critica – ti tengo sott’occhio, Babar -. Invece, l’albo La Torre dei fiori di Oscar ha tanti motivi per essere proposto.
Ecco i motivi per consigliarlo, oltre ad altri suggerimenti di libri utopici per bambini.

L’amore per le piante

Oscar si prende cura delle piante e le piante si prendono cura di lui, facendolo sentire meglio mentre sua madre è via.
Il fatto che possiamo avere rapporti d’amore reciproci con le piante e prosperare quando viviamo a fianco della natura è mostrato in un modo che anche i lettori più giovani possono comprendere.

Natura senza la N maiuscola

Non tutti i bambini hanno accesso alla Natura selvaggia: martin pescatori, lontre, picchi e quant’altro.
La Torre dei fiori di Oscar mostra che si può piantare un seme in un vasetto di yogurt, in un appartamento in un palazzone, e notare la connessione con la natura.
Proprio così, la natura è ovunque.

Inclusività

Sulla base di alcuni – la maggior parte – dei libri si può pensare che la natura sia per i bianchi della classe media.
È una gioia che La Torre dei fiori di Oscar mostri persone di tutte le parti del mondo e tutte con la vita arricchita dal contatto con le piante.

Comunità

Prendersi cura di se stessi attraverso la connessione con la natura potrebbe sembrare una pratica individualistica, ma non in La Torre dei fiori di Oscar. Le due illustrazioni “Trova le differenze” all’interno della copertina anteriore e posteriore mostrano l’intera comunità trasformata, che cresce insieme letteralmente e figurativamente.

Attivismo

Quando l’appartamento di Oscar è invaso dalle piante, le condivide con i suoi vicini. Non organizza una vendita di piante ma comunque guadagna qualche spicciolo per sé.
Bussa alle porte e regala piante. Il cambiamento che ha apportato alla casa si riversa oltre i confini del suo appartamento e cambia la vita degli altri.

Altri libri utopici per bambini…

Nella scuola di mio figlio è stato letto Change Sings di Amanda Gorman e i ragazzi hanno scritto poesie sui cambiamenti che vogliono vedere nel mondo.
Le loro risposte si sono concentrate molto sul non gettare rifiuti, tenere la plastica fuori dall’oceano e guidare auto elettriche invece che a benzina o diesel.

È preoccupante la necessità di insegnare ai nostri figli che stanno ereditando un mondo danneggiato e bisognoso di molti cambiamenti. Ma dobbiamo anche confrontarci con l’entità dei cambiamenti che devono immaginare, oltre a fare riciclaggio.
Change Sings copre una gamma molto più ampia di questioni rispetto all’inquinamento, ma non tutte sono state prese in esame a scuola.
Gli studenti sono per lo più bianchi e benestanti e probabilmente rispondono solo al mondo che vedono intorno a loro, quindi rifiuti nelle strade e macchine sulle strade.

Per aiutare mio figlio a vedere oltre la sua esperienza e forse a comprendere più profondamente Change Sings, il mio prossimo acquisto per lui sarà il libro «What Is Racism», di Usborne?[1]

«Mr Tiger goes wild»[2] di Peter Brown

– presto pubblicheremo la recensione all’albo. Restate connessi N.d.R. –

La mia interpretazione personale di «Mr. Tiger Goes Wild» è che sfida la separazione tra cultura e natura nell’ideologia occidentale. Seguitemi.

Mr. Tiger vive in una casa in città e indossa abiti formali, perfino il cappello a cilindro. Ma ha istinti selvaggi da dover esprimere. Comincia a camminare a quattro zampe, ruggisce, e alla fine si toglie i vestiti e nuota nella fontana. I suoi vicini lo bandiscono nella selva.
Tuttavia, il suo posto non è nemmeno lì. Si sente solo e gli manca la civiltà.
Quindi torna e scopre che le persone in città si sono un po’ scatenate. Alcuni animali scelgono di andare a quattro zampe, altri non sono completamente vestiti.
Le resistenze si stanno allentando e lui può vivere nell’unione tra selvaggio e civilizzato.

Potrebbero esserci molte altre letture alternative di questo libro.
Forse riguardano la libera espressione di ognuno della propria identità di genere[3] o la propria sessualità ed essere comunque accettati dalla propria comunità.
Forse riguardano la neurodivergenza e la lotta per fioirire quando si ha difficoltà ad adattarsi alle “regole” della società.
Per me si tratta della falsa separazione tra umanità e natura e della necessità di comprendere meglio noi stessi come parte della natura, non separati da essa. Davvero eco-utopico.

Sheryl M. Medlicott, traduzione di Romina Braggion

Note

[1] Albo «Cos’è il razzismo» scritto da Katie Daynes e Jordan Akpojaro. Illustrato da Sandhya Prabhat. Pubblicato da Usborne. N.d.R. –

[2] Il signor Tigre si scatena è il titolo dell’edizione italiana pubblicata da Il Castoro e tradotta da Alice Pascutti.

[3] Nel testo del blog inglese “gender”

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