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Le autrici e gli autori parlano del loro racconto presente nell’antologia “Assalto al sole”.

Giochi di luce condivide con altri inclusi in questa antologia un’idea di partenza molto originale; il solarpunk è chiamato a creare una propria mitologia letteraria, e il momento giusto per farlo è questo, quando i suoi confini ancora sono in formazione. L’ambientazione è esotica, e comprende anche un modesto braccio di ferro tra civiltà, generato da una parziale incomprensione che è il motore della trama: ci insegna che una pratica della sostenibilità è non solo possibile, ma addirittura fondamentale anche fuori dai confini geografici e sociali del mondo industrializzato.

Franco Ricciardiello, Introduzione a “Assalto al sole“, Delos Digital

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Giochi di luce di Franci Conforti ci descrive una possibile transizione che potrebbe avvenire tra il mondo pre-Solarpunke e un mondo pienamente Solarpunk e lo fa attraverso un’area povera del mondo, la città di Konna nel Mali, che viene utilizzata come un “laboratorio” dove fare esperimenti. È ciò di cui è testimone la protagonista del racconto, che visita una casa albero, che potrebbe essere il prototipo delle future abitazioni. Ma la donna si confronta anche con l’uomo che vive nella casa albero e di fatto il loro punto di vista è quello ideologico di chi vive in una zona estremamente povera e cerca un riscatto e chi, invece, proviene dal mondo opulento dell’Occidente.

Carmine Treanni, Fantascienza.com

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