Domenica 13 novembre Solarpunk Italia parteciperà alla Biennale Tecnologia di Torino, nella sezione OFF organizzata nella sede del MuFant, il Museo della fantascienza e del fantastico
Per l’occasione saranno presenti, oltre a Franco Ricciardiello e Silvia Treves di Solarpunk Italia, anche Roberto Arduini, Cecilia Barella, Paolo Bertetti, Piero Gondola della Riva, Luigi Mobiglia, Domenico Morreale, Franco Ricciardiello, Silvia Treves, con la moderazione di Silvia Casolari e Davide Monopoli.
Le città del domani raccontate dal solarpunk
Franco Ricciardiello
Sognavamo metropoli d’acciaio
Le Città Futura nella letteratura di fantascienza: non solo macchine volanti
Nel suo secolo di vita la fantascienza non ha raccontato solo extraterrestri, astronavi, robot e viaggi nel tempo; la città è sempre stata tra i luoghi privilegiati dell’immaginario futuro: spazio artificiale, contrapposto alla natura, oppure territorio di convivenza, scambio, cultura, bellezza? Adesso, il Solarpunk può aiutarci a immaginare la metropoli del nostro avvenire, sostenibile, inclusiva, antispecista.
Narrazioni di riferimento:
- “Una storia dei giorni futuri” di H.G. Wells e “Le meraviglie del 2000” di Emilio Salgari
- Le città-mostro: “Abissi d’acciaio” di Isaac Asimov, “Città di concentramento” di James Ballard, “Monade 116” di Robert Silverberg
- Bellona in “Dhalgren” di Samuel Delany
- Lo sprawl: la città cyberpunk
- Le città ferite: “La città, poco tempo dopo” di Pat Murphy, “New York 2123” di K.S. Robinson
- La città postmoderna di China Miéville: Besźel/Ul Qoma
- La città solarpunk
Silvia Treves
Venire a patti con la città
il solarpunk come discorso militante sulle realtà urbane presenti e future, dagli “inurbati climatici” di oggi alle soluzioni sostenibili di domani.
Nel volgere di pochi decenni quasi il 70% della popolazione globale vivrà in città, spesso megalopoli. Ma il futuro inurbamento non sarà equamente distribuito: gran parte di questo processo interesserà regioni di nuovo sviluppo da una parte e di massima povertà dall’altra. A questo si aggiunge l’inurbamento climatico, dovuto a comunità che, a causa di eventi estremi sempre più frequenti, non possono già più praticare l’agricoltura di sussistenza. Un altissimo numero di inurbati si stabilisce e si stabilirà nelle periferie più povere e insicure delle grandi conurbazioni: le baraccopoli. Autocostruzione, precarietà, illegalità, occupazione di aree fortemente a rischio e soprattutto mancanza di servizi primari garantiti. Queste sono le caratteristiche delle baraccopoli, insieme a una forte coesione e soluzioni comunitarie sorprendenti che la fantascienza e in particolare il solarpunk esplorano e continueranno a studiare.
Narrazioni sf/solarpunk di riferimento:
- La città dei senzatetto: The Boston Hearth Project di T.X.Watson:
- Sopravvivere alla catastrofe delle città: “La città dell’Orca” di Sam Miller
- “Sottomarini” di Han Son
- Una comunità di ragazzi ai margini della città: “Cose che si piegano, ma non si rompono” di S.B. Divya
- Gentrificazione e falsa sostenibilità: “Oval” di Elvia Wilk
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