L’antologia solarpunk gratuita dell’Arizona State University è tutta dedicata a futuri ottimisti
di Andrew Liptak, da TOR-COM (24 marzo 2021)
Da diversi anni ormai, il Center for Science and the Imagination dell’Arizona State University esplora l’intersezione tra scienza e fantascienza, utilizzando la narrativa come un modo per immaginare come potrebbe essere un futuro plausibile. Pubblica una serie regolare di racconti attraverso “Future Tense”, in partnership con Slate, e nel corso degli anni ha pubblicato una manciata di brevi antologie a tema che coprono tutto, dal volo spaziale all’energia solare. Il Center ha pubblicato questa settimana una nuova antologia, Cities of Light: A Collection of Solar Futures, con racconti di Paolo Bacigalupi, S.B. Divya, Deji Bryce Olukotun, Andrew Dana Hudson, insieme a saggi di supporto e di saggistica. L’antologia è gratuitamente online: puoi ottenerla in una varietà di formati (c’è anche un’opzione di stampa su richiesta), o semplicemente leggerla online. È in un certo senso la compagna di una precedente antologia che il Center ha pubblicato nel 2019: Weight of Light, A Collection of Solar Futures (che presentava storie di Brenda Cooper, Andrew Dana Hudson, Cat Rambo e Corey S. Pressman).
Come il precedente, il contenuto di Cities of Light si concentra specialmente sull’intersezione tra l’imminente disastro climatico e il ruolo che le città potrebbero svolgere nello sviluppo di alcune soluzioni. Nella sua introduzione, l’editore Joey Eschrich osserva che il centro ha organizzato un evento hackathon[1] narrativo in collaborazione con il National Renewable Energy Laboratory degli Stati Uniti nel febbraio 2020, che ha riunito ingegneri, scienziati politici e autori di fantascienza per affrontare l’argomento. “Immaginare la città post-carbonio richiede quindi un’indagine che vada oltre le tecnologie che ne alimenteranno le attività“, scrive Eschrich. “Richiede un esame di ciò che l’eliminazione delle emissioni di gas serra significherà per chi nelle città del futuro vive e cammina, va in bicicletta e guida lungo le strade e i viali“.
A tal fine, questa antologia è suddivisa in quattro parti, ciascuna incentrata su una città diversa: Chicago, Illinois; Portland, Oregon; San Juan, Portorico; e San Antonio, Texas. Ogni sezione contiene un racconto (rispettivamente Paolo Bacigalupi, Andrew Dana Hudson, SB Divya e Deji Bryce Olukotun), oltre a una manciata di saggi (alcuni ambientati nel mondo della storia), nonché artwork di accompagnamento.
La storia di Bacigalupi “Efficiency” è ambientata in un futuro in cui immagazziniamo energia cinetica per l’automazione, in questo caso con pesi giganti che si muovono su e giù per alcuni dei grattacieli giganti di Chicago, e racconta di un operaio manutentore che lavora insieme a un’ambiziosa intelligenza artificiale per mantenerli al massimo dell’efficienza.
“Solarshades” di Hudson, ambientato a Portland, è una chiara visione cyberpunk delle disuguaglianze di ricchezza quando una coppia di bambini mette le mani sugli occhiali per la realtà aumentata di un funzionario governativo (mi ha ricordato un po’ La parabola del seminatore di Octavia Butler).
Il racconto di S.B. Divya “Things That Bend, But Don’t Break“, ambientato a Portorico, è su una giovane donna con un futuro promettente, che dopo aver inventato una nuova tecnologia di accumulo di energia, incontra problemi da parte di persone invisibili che hanno lasciato l’isola anni fa.
Infine, in “The Scent of the Freetails” Olukotun ci porta a San Antonio, Texas, da una famiglia che visita una comunità neo-tecnologica e nota le molte differenze con la propria abitazione.
È chiaro che i racconti contengono molto altro, soprattutto i risultati dell’hackathon che ha contribuito a ispirare il libro. Ognuno è ricco di idee: nuove tecnologie, economia, norme sociali e relazioni razziali, e mostra un potenziale futuro che sembra a portata di mano. Forse, l’antologia aiuterà a ispirare qualche ingegnere in erba o funzionario politico e ispirerà qualche cambiamento significativo per il nostro futuro collettivo.
CITIES OF LIGHT
Una raccolta di storie, immagini e saggi di fantascienza che esplorano come la transizione all’energia solare trasformerà le città, catalizzerà una rivoluzione nella politica, nel governo e nella cultura, e creerà futuri diversi per le comunità umane. Cities of Light sottolinea che la progettazione dell’energia solare è importante nel plasmare il futuro delle comunità urbane e considera come le caratteristiche geografiche e sociali di ciascuna città, insieme alla locale, creino sfide e opportunità uniche mentre lavoriamo collettivamente per progettare equi futuri energetici. L’antologia presenta storie di pluripremiati autori di fantascienza, che lavorano in collaborazione con artisti visivi e grafici ed esperti dell’Arizona State University e del National Renewable Energy Laboratory degli Stati Uniti in campi che vanno dall’ingegneria e dalla scienza dei dati alla sociologia, alle politiche pubbliche e architettura. Cities of Light presenta storie, saggi e arte visuale per immaginare il futuro solare in quattro città degli Stati Uniti: Chicago, Illinois; San Juan, Portorico; Portland, Oregon; e San Antonio, Texas. Storie di: Paolo Bacigalupi, S.B. Divya, Andrew Dana Hudson, Deji Bryce Olukotun. Saggi di: Angel L. Echevarria, Robert Ferry, Max Gabriele, Chris Gearhart, Madeline Gilleran, Lauren Withycombe Keeler, Clark A. Miller, Elizabeth Monoian, Yíamar Rivera-Matos, Patricia Romero-Lankao, Joshua Sperling, Alāna Wilson. Disegni di: Venkatesh Lakshmi Narayanan, Regan Rosburg, Sebastián Sifuentes, Parisa Tashakori.
DISPONIBILE PER IL DOWNLOAD NEI FORMATI: HTML – APPLE BOOKS – EPUB – KINDLE – PDF – PRINT-ON-DEMAND
Traduzione di Franco Ricciardiello
Il Center for Science and Imagination dell’Arizona State University è il laboratorio letterario dove è nato il Progetto Hieroglyph fondato nel 2011 da Neal Stephenson, un’iniziativa per creare fantascienza in grado di stimolare l’innovazione scientifica e tecnologica.
Note
[1] Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici [NdT]
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