Gli autori e le autrici parlano del loro racconto presente nell’antologia “Assalto al sole”.
Nero assoluto ha un’ambientazione tutt’altro che esotica; come in altri racconti di Romina Braggion, il paesaggio domestico recupera progressivamente le ferite inferte da un’antropizzazione selvaggia, e i protagonisti vivono in comunità di dimensioni limitate. La sua poetica, per ora almeno, non è interessata alla città del futuro, quanto alla ricomposizione di un rapporto dell’individualità/collettività con l’ambiente. In questo racconto ci presenta una terapia psichiatrica del futuro, con l’attenzione puntata più sul paziente che sulla novazione farmacologica. Ne viene fuori un altro dei suoi personaggi di un’umanità commovente, oltre che un futuro di tecnologie dolci.
Franco Ricciardiello, Introduzione a “Assalto al sole“, Delos Digital
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Ilda, la protagonista del racconto Nero assoluto di Romina Braggion vive in una casa molto particolare, un progetto ecosostenibile avviato cinquant’anni prima dalla sua bisnonna. Ilda ha trentotto anni, un figlio che vede solo in presenza di un altro adulto e un marito da cui è separata. È un’olfattrice, ovvero miscela sostanze per creare essenze profumate, ma ha una vita davvero complicata. Braggion acuisce il contrasto tra un modo ideale in cui vivere e il mondo che è in ognuno di noi, che non necessariamente riflette la positività e l’ottimismo dell’esterno. Un racconto carico di umanità, con un personaggio che è fragile e alla ricerca di una propria identità.
Carmine Treanni, Delos Science Fiction n. 220
Romina Braggion sceglie un taglio psicologico scendendo nelle pieghe dell’animo umano con un interessante contrappunto fra le tempeste interiori e quelle della natura (Nero assoluto) e ambientando una storia di dolore e resilienza in un mondo rinnovato dove si può vivere in una casa-petalo.
Giovanna Repetto, Il Paradiso degli Orchi
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