Diadema cresce anarchica in orbita intorno alla Terra, devastata da virus imprigionati da milioni d’anni nel ghiaccio e liberati dal riscaldamento globale
Scaricalo qui: Stazione Diadema, Delos Digital
Quando Lundberg riprende i sensi dopo il suo incidente nello spazio, scopre di trovarsi sulla SSP Diadema, gigantesca stazione orbitale della quale ignorava totalmente l’esistenza, come la maggior parte dei terrestri. Sul pianeta però l’attenzione non è certo rivolta allo spazio: l’innalzamento della temperatura ha liberato dai ghiacci siberiani organismi mutageni che hanno intaccato il processo di meiosi cellulare, provocando mutazioni profonde del DNA. Una terrificante pandemia ha sterminato una parte importante dell’umanità. Ma sulla stazione Diadema è nata una nuova società di mutanti, esseri rifiutati dalle nazioni terrestri che hanno trovato nello spazio una ragione di vita. Diadema è stata praticamente dimenticata in orbita dopo la catastrofe, e da allora si è accresciuta con altro materiale di recupero, e soprattutto accogliendo chi viene rifiutato sulla Terra. Purtroppo non tutti ignorano la sua esistenza: di tanto in tanto, le difese di Diadema intercettano un missile sparato da qualche organizzazione che vuole preservare la purezza del DNA umano. E come se non bastasse, tra i suoi abitanti adesso c’è chi rema contro; se Lundberg non si affretta a individuarlo, provocherà danni più seri di un foro di proiettile in una tuta spaziale.
Catastrofe climatica, space economy, regole, morale, etica in un romanzo breve di Massimo Citi
The seventeenth issue of Atlantis is DIADEMA STATION, a novelette by Massimo Citi
Diadema grows anarchist in orbit around the Earth, devastated by viruses imprisoned for millions of years in the ice and freed by global warming
When Lundberg regains consciousness after his accident in space, he discovers that he is on the SSP Diadema, a gigantic orbital station whose existence he was totally unaware of, like most terrestrials. On Earth, however, attention is certainly not turned to space: the rise in temperature has freed mutagenic organisms from the Siberian ice that have affected the process of cellular meiosis, causing deep DNA mutations. A terrifying pandemic exterminated an important part of humanity. But on the Diadema station a new society of mutants was born, beings rejected by the terrestrial nations who have found a reason for living in space. Diadema was practically forgotten in orbit after the catastrophe, and has since grown with other recycled material, and above all by welcoming those rejected on Earth. Unfortunately, not everyone is unaware of its existence: from time to time, Diadema’s defenses intercept a missile fired by some organization that wants to preserve the purity of human DNA. And as if that were not enough, among its inhabitants now there are those who row against; if Lundberg doesn’t hurry to locate him or her, this will cause more serious damage than a bullet hole in a spacesuit.
Climate catastrophe, space economy, rules, morals, ethics
Le 17ème numéro d’Atlantis est “Station Diadema” un roman court par Massimo Citi
Diadema pousse anarchiste en orbite autour de la Terre, dévastée par des virus emprisonnés depuis des millions d’années dans la glace et libérés par le réchauffement climatique
Lorsque Lundberg reprend connaissance après son accident dans l’espace, il découvre qu’il se trouve sur le SSP Diadema, une gigantesque station orbitale dont il ignorait totalement l’existence, comme la plupart des terrestres. Sur la planète, cependant, l’attention n’est certainement pas tournée vers l’espace: la hausse des températures a libéré des glaces sibériennes des organismes mutagènes qui ont affecté le processus de méiose cellulaire, provoquant de profondes mutations de l’ADN. Une terrifiante pandémie a exterminé une partie importante de l’humanité. Mais sur la station Diadema est née une nouvelle société de mutants, des êtres rejetés par les nations terrestres qui ont trouvé une raison de vivre dans l’espace. Diadema a été pratiquement oubliée en orbite après la catastrophe, et a grandi depuis avec d’autres matériaux de récupération, et surtout en accueillant les rejetés de la Terre. Malheureusement, tout le monde n’ignore pas son existence: de temps en temps, les défenses de Diadema interceptent un missile tiré par une organisation qui veut préserver la pureté de l’ADN humain. Et comme si cela ne suffisait pas, parmi ses habitants il y a maintenant ceux qui rament contre; si Lundberg ne se dépêche pas de le localiser, il causera des dégâts plus graves qu’un trou de balle dans une combinaison spatiale.
Catastrophe climatique, économie spatiale, règles, morale
El número 17 de Atlantis es “Estación Diadema”, una novela corta de Massimo Citi
Diadema crece anarquista en órbita alrededor de la Tierra, devastada por virus aprisionados durante millones de años en el hielo y liberados por el calentamiento global
Cuando Lundberg recupera la conciencia después de su accidente en el espacio, descubre que está en el SSP Diadema, una gigantesca estación orbital cuya existencia desconocía por completo, como la mayoría de los terrestres. En el planeta, sin embargo, la atención ciertamente no se dirige al espacio: el aumento de la temperatura ha liberado del hielo siberiano organismos mutagénicos que han afectado el proceso de meiosis celular, provocando profundas mutaciones en el ADN. Una aterradora pandemia ha exterminado a una parte importante de la humanidad. Pero en la estación Diadema nació una nueva sociedad de mutantes, seres rechazados por las naciones terrestres que han encontrado una razón para vivir en el espacio. Diadema quedó prácticamente en el olvido en órbita tras la catástrofe, y desde entonces ha crecido con otros materiales reciclados, y sobre todo acogiendo a los rechazados de la Tierra. Desafortunadamente, no todos ignoran su existencia: de vez en cuando, las defensas de Diadema interceptan un misil disparado por alguna organización que quiere preservar la pureza del ADN humano. Y por si fuera poco, entre sus habitantes ahora hay quienes reman en contra; si Lundberg no se apresura a localizarlo, causará daños más graves que un agujero de bala en un traje espacial.
Catástrofe climática, economía espacial, reglas, moral, ética
L’autore
Massimo Citi è nato a Brescia e vive a Torino. Ha gestito una libreria dal 1976 al 2012, quando il punto vendita è stato chiuso, come è accaduto a molti altri colleghi. Si interessa al fantastico e alla fantascienza più o meno da quando ha iniziato a leggere ed è curatore di ALIA, antologia di letteratura fantastica e coordinatore della rivista on-line LN-LibriNuovi. Ha vinto nel 2002 il premio Omelas con il racconto «Il perdono a dio» ed è autore di romanzi e racconti fantastici, di fantascienza, di ucronia e steampunk. Lo si può trovare al blog Fronte e Retro.
L’incipit
La stella.
La stella rossa.
Come brilla… Dev’essere vicina.
…
La stella dell’addio. L’ultima cosa che ha visto, da vivo.
Apre gli occhi. Sopra di lui un soffitto in legno chiaro, ineguale e macchiato, con alcuni listelli che minacciano di cadere da un momento all’altro. È sdraiato, senza casco e senza tuta.
– Ehilà, salve. Come va?
La voce viene dalla sua destra: una voce maschile.
– Puoi girarti, se vuoi. Non ti si stacca mica la testa.
Ubbidisce, come avesse ricevuto un ordine. L’uomo non si potrebbe definire giovane, sorride a mezza bocca ed è vestito con una giubba che arriva a metà coscia, con un panciotto consumato dotato di una dozzina di tasche e taschine. Ma a colpirlo è il bizzarro copricapo dell’uomo: «un tricorno», ammette il suo cervello, prima ancora che lui decida di prendere in considerazione l’idea.
– Chi sei… – mormora.
– No, questa non è la domanda giusta, – l’uomo si china sorridendo e così mostrando più che qualche lacuna nella dentatura. – la domanda giusta è: «Dove mi trovo?» Comunque ti accontento ugualmente, milord, io sono Benjamin Hooter Trout esq., nostromo della comandante della Stazione Spaziale Perduta. SSP, come la chiamiamo noi. – Si inchina, – Al vostro servizio, maggiore Lundberg.
L’uomo si esprime in uno strano inglese, che capisce agevolmente, anche se l’accento ha qualcosa di curiosamente datato. – Ma come fa a sapere…
– Il suo nome e grado? Semplice: è scritto all’interno del suo casco. Abbiamo dovuto toglierlo per farla respirare. Non aveva più nulla da respirare… Ma immagino lo sappia.
– Dove mi trovo?
– Ecco, finalmente. Allora: si trova a bordo della SSP Diadema, esattamente nella trentaduesima sezione, adibita al recupero dei naufraghi, oltre a essere il mio studio, la mia bottiglieria, il deposito degli oggetti-che-nessun-altro-vuole e la mia garçonnière.
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