Franco Ricciardiello - solarpunk.it

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Gli autori e le autrici parlano del loro racconto presente nell’antologia “Assalto al sole”.

Ho voluto che Solstizio, il mio racconto lungo destinato a aprire questa antologia, fosse, a rischio di scarso rilievo drammatico, irrimediabilmente ottimista. Ci sono riuscito solo in parte, perché il racconto si è trasformato in un dépliant utopistico sull’Europa del futuro. Ho volutamente messo l’accento sulla trasformazione del paesaggio, perché la questione ecologica e il tema della sostenibilità mi sembrano il punto di partenza più interessante della riflessione solarpunk. Mi sono concentrato in maniera particolare sulla conversione delle città, convinto che sia la chiave di volta del futuro prossimo, e che ogni cambiamento sociale debba di necessità partire dalla riprogettazione dello spazio comune — e auspico che questo movimento inizi in Europa.

Franco Ricciardiello, Introduzione a “Assalto al sole“, Delos Digital

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Ricciardiello con “Solstizio, ci fa attraversare parte dell’Europa descrivendoci l’ambiente del nuovo mondo seguendo il viaggio che fa Amaranta, da Venezia a Parigi, per ricongiungersi a Giunio, un ragazzo diciassettenne nato lo stesso giorno e anno con cui ha stabilito un rapporto quasi simbiotico.

Roberto Sturm da Pulp Libri

Franco Ricciardiello racconta la delicata storia di un rapporto fra adolescenti, dove il paesaggio diventa comprimario: un viaggio da Venezia alla Bretagna ci consente di conoscere sul campo tutte le conquiste di un mondo rinnovato da scelte ecologiche.

Giovanna Repetto da Il Paradiso degli Orchi

Una storia che può essere letta come un vero e proprio manifesto del Solarpunk. La protagonista del racconto è una diciassettenne, Amaranta, che ha vissuto gran parte della sua vita da sola con la mamma, fino a quando due anni prima nella sua vita sono comparsi un suo coetaneo, Giuno, e suo padre Marco, diventato compagno della madre. La ragazza si ritrova così, suo malgrado, in quella che viene comunemente chiamata una famiglia allargata. Amaranta, dopo un’iniziale diffidenza, lega molto con Giuno e quando Marco e la madre decidono di separarsi, la ragazza sceglie di scappare e raggiungere Giuno a Parigi, dove si è trasferito con il padre. Nel suo viaggio da Venezia alla capitale francese – con mezzi di fortuna, a cominciare da una semplice bicicletta – il lettore scoprirà il mondo in cui la protagonista vive, un mondo Solarpunk, fatto di città progettate in modo sostenibile, dove grandi cupole risplendenti catturano l’energia solare, dove domina il verde e i trasporti sono tutti a emissione zero. È questo uno dei cardini del Solarpunk: il futuro per questo nuovo filone della fantascienza è ecosostenibile sotto tutti i punti di vista, un luogo in cui prevale la qualità della vita e dove la stessa organizzazione sociale è nel segno di una qualità urbanistica e architettonica delle città, al fine di garantire un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane. Quasi da contraltare a questo scenario da città sostenibile ed ecocompatibile, bellissimo e che disegna un futuro che tutti possiamo solo sognare, si staglia la vicenda di Amaranta, che al già complicato rapporto con la madre, sempre più distante, si aggiunge lo sfaldamento della sua recente famiglia allargata. Amaranta soffre soprattutto la separazione da Giuno, un quasigemello, come la ragazza lo definisce. Ricciardiello sembra volerci dire che il più ottimistico futuro, che disegna una qualità ottimale della vita, non ci mette al riparo dalle cicatrici dell’anima, che i rapporti con gli altri esseri umani ci possono procurare.

Carmine Treanni, Delos n. 220

“Due dirigibili transitano sopra il battello, un terzo è più indietro. (…) Li segue con lo sguardo mentre si allontanano verso est. Quando scompaiono all’orizzonte, il battello accosta al porto fluviale dei Murazzi.” Così la Torino di un imprecisato futuro accoglie la giovane Amaranta in Solstizio, il racconto di Franco Ricciardiello che apre il volume Assalto al sole. Una città luminosa, positiva, che lascia ben sperare per le sorti dell’umanità.

Luca Castelli, Il Corriere della Sera, lunedì 2 novembre 2020

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