Romina Braggion
Albo illustrato. Testo di Giorgia Conversi, illustrazione Andrea Rivola, Aboca Kids, gennaio 2024, p. 40, edizione a colori, copertina rigida, € 18. Età di lettura: da 4 anni.
Non sai quanto mi manca Lupo.
Si sdraiava qui, di fianco a me,
e ci pensava lui ai cervi, ai muli,
e alla paura del buio.
Chi dice “io” in questo libro? L’orso nero che dormicchia sotto la coperta, il cervo mulo dispettoso, l’alce che gioca a nascondino o il bruco pigro? A ogni pagina vi sembrerà di saperlo, e a quella dopo vi accorgerete che non è così. Perché a volte le cose grandi sono le più difficili da vedere, e un albero con cinquantamila gambe non si sa bene dove abbia gli occhi… Questa è la storia vera di Pando, l’albero più grande, grosso e vecchio del mondo, in una narrazione che, tronco dopo tronco, si addentra nel cuore di un prodigio della natura che sfida la nostra immaginazione e ci fa sognare.
Pando è uno dei più grandi organismi viventi al mondo. Si trova nello Utah e all’apparenza è un bosco di 47 mila pioppi. In realtà si tratta di un unico pioppo tremulo che continua a riprodursi attraverso i polloni. È una creatura che oltrepassa la nostra dimensione, quella temporale e quella spaziale, e la nostra immaginazione fatica a comprendere la vera essenza di questo organismo.
La storia di Pando, il probabile essere vivente più vecchio della terra, pare avere avuto inizio più di 80.000 anni fa, sebbene alcuni studi ne attestino l’inizio intorno a 9.000 anni fa. Il suo nome deriva dal latino pandere, distendere, espandere e mai appellativo fu più appropriato dato il suo sviluppo su 44 ettari di superficie.
L’albo si completa, nella parte finale, di alcune utili informazioni e curiosità relative alla storia di Pando.
Tra gli albi illustrati per bambini, questo di Aboca è una proposta, tra le pubblicazioni recenti, poetica e allo stesso tempo contestualizzata alle odierne questioni ambientali.
La citazione alla storia di Pando si trova nella recensione al saggio di Alessandra Viola, autrice che parla diffusamente del mastodontico essere vivente.
Romina Braggion
Recensione su Il Fatto Quotidiano
Giorgia Conversi, milanese per affinità elettiva, da anni esplora l’universo dei libri, sperimentando forme e linguaggi. È elastica, ma lavora da sempre con lo stesso art director. Ama le scritte sui muri e le macchine fotografiche che fanno clic. Ha scritto la serie Dadà, i mini-supereroi dalla parte dei più piccoli, vincitrice del “Bologna Ragazzi Digital Award” e del “Premio Andersen” per le creazioni digitali.
Andrea Rivola, laureato al Dams Arte di Bologna, vive a Riolo Terme, immerso nei paesaggi campestri della Valle del Senio in compagnia di inseparabili e variegati personaggi creati dalle sue matite immaginifiche. Appassionato illustratore, ha pubblicato più di cinquanta libri in Italia e all’estero e collabora con il “Corriere della Sera”. Tenace vignaiuolo, allieta le ugole assetate coi suoi vini tipici.
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