A un anno e sei mesi di vita (il primo post di Solarpunk Italia risale al 15 gennaio 2021), ci concediamo il piacere di riassumere, durante questo mese di agosto, i post che abbiamo pubblicato sinora, suddivisi per argomento: indici ragionati per guidare i lettori nella grande quantità di materiale finora apparsa su Solarpunk Italia, e anche per l’uso di chi necessita di riferimenti bibliografici.

Il primo indice è dedicato alle uscite della collana Atlantis di Delos Digital. I prezzi degli ebook variano da € 1,99 a € 2,99; le antologie dei racconti sono pubblicate anche in edizione cartacea.

Franco Ricciardiello
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Assalto al sole

a cura di Franco Ricciardiello

Se esistesse una mappa cartesiana della fantascienza, il movimento solarpunk si troverebbe probabilmente all’estremo opposto del distopico. È un tentativo di rispondere alla domanda “che aspetto ha una civiltà sostenibile e come possiamo arrivarci?” Il solarpunk può essere utopico, ottimista o interessato alla lotta per un mondo migliore, mai distopico. Il nostro mondo arrostisce a fuoco lento, abbiamo bisogno di soluzioni, non solo di avvertimenti. Il solarpunk è allo stesso tempo una visione del futuro, una provocazione ponderata, un modo di vivere e una serie di proposte realizzabili per arrivarci; è una visione di futuro che incarna il meglio di ciò che l’umanità può raggiungere: un mondo post-scarsità, post-gerarchia, post-capitalismo in cui l’umanità vede se stessa come parte della natura e l’energia pulita sostituisce i combustibili fossili. Assalto al sole ha chiamato undici tra i migliori autori e autrici italianə di fantascienza a rispondere a questa sfida.

ATLANTIS, anticipare il futuro

La nuova collana solarpunk di Delos Digital

I libri possono salvarci la vita? Può darsi. Di certo, possono rendercela migliore, più sopportabile e più interessante. Nella prima serie di Atlantis, la cui uscite si distribuiranno lungo tutto il 2021, dieci autori italiani raccontano il futuro con sguardo nuovamente ottimista. Nella migliore tradizione della fantascienza, gli scrittori non si limitano a scrivere avventure ambientate in un futuro più o meno remoto o in mondi e società distanti: nelle loro storie cercano di indicare una via, immaginare un percorso, mettono in guardia ma al tempo stesso propongono. Volendo recuperare una distinzione ormai superata, ma sempre suggestiva, tra un concetto di arte come interpretazione del mondo e arte fine a se stessa, e in quest’ultima ci sta anche il distopico malgrado l’originaria vocazione dell’anti-utopia, dobbiamo pensare a una terza categoria, che è poi quella indicata a suo tempo dai surrealisti: l’arte cambia la vita. Non per nulla tra le migliori ispirazioni di quella profonda corrente che rinnovò la fantascienza degli anni Sessanta, la new wave, c’era il surrealismo.

Atlantis – prima serie (2020)

Cinque stagioni su Eureka

Davide Del Popolo Riolo

Istruzioni per resistere a una distopia totalitaria. Su altri mondi, tra stelle lontane, l’umanità potrà considerarsi guarita dall’ingiustizia e dalla sopraffazione che hanno caratterizzato tutta la sua storia sulla Terra? Oppure come ogni volta non imparerà nulla dal passato? La città-stato di Nea Atena è una colonia che le Nove Potenze Spaziali hanno fondato sul pianeta Eureka, impegnandosi formalmente a non danneggiarne l’ecologia, a rispettarla, tutelarla e proteggerla in ogni modo; a questo scopo è nata l’APC, Amministrazione Planetaria Centrale. Ma è già accaduto nel passato che un potere non sottoposto a controllo si senta svincolato da qualsiasi regola etica, morale o democratica: e l’utopia di Nea Atena si trasforma in un incubo totalitario che non tollera opposizione. Cosa può fare un cittadino quando si sente libero, come il giovane Erno, che in famiglia si è nutrito del dolce latte della democrazia? Non c’è da stupirsi se sarà la galera, invece della scuola, il luogo in cui imparerà il valore della solidarietà, della resistenza nonviolenta e dell’azione collettiva.

L’infinita leggerezza dei quanti

Stefano Carducci e Alessandro Fambrini

Un viaggio di andata e ritorno nell’Utopia. Alzi la mano chi pensa che il nostro sia il migliore dei mondi possibili. Di certo non lo pensa Joseph Lovato, costretto dalla paranoica Giunta militare al governo a diventare soggetto di un esperimento dall’esito incerto: per provare l’utilità pratica delle ipotesi sulle particelle elementari, verrà “trasferito” istantaneamente come un oggetto quantistico tra due punti distanti. Qualcosa non funziona secondo le previsioni, Lovato si ritrova in una realtà parallela, agli antipodi rispetto al presente distopico da cui proviene. La società cui appartengono Mary, Peter e gli altri scienziati che entrano in contatto con lui, è una specie di anarchia democratica, decentrata in America settentrionale, decisamente orientata alla scienza, con un impatto antropico sostenibile per l’ambiente. Nella migliore tradizione della fantascienza sociologica, Carducci e Fambrini raccontano una società utopica che ha vinto contro il nemico peggiore: la natura umana. Tuttavia, l’utopia è circondata avversari agguerriti che preparano un’invasione, e Lovato sarà chiamato a contribuire, con la sua preparazione scientifica, a debellare la minaccia.

Memorie di una ragazza interrotta

Romina Braggion

L’eliminazione del genere maschile non sarà barbarie, ma autodifesa. In un futuro piuttosto remoto, la giovane Ada è una sophista, una studentessa che vive in una comune di sole donne sulle montagne intorno al Lago Maggiore, con un impatto sostenibile sul territorio. Come le altre compagne,  le giornate di Ada sono scandite da studio, lavoro e socialità, ma questa non è un’organizzazione di tipo monastico. I rapporti interpersonali sono regolati da relazioni totalmente aliene, con ruoli sessuali come matrici e nutrici: questo in virtù di una mutazione iperosmica in seguito alla quale gli umani maschi si sono estinti secoli prima. E allora il travaglio interiore di Ada, che la conduce alla soglia della maturità, affonda le radici in una vicenda molto più prossima al nostro tempo: la fuga di due donne, Elisa e sua madre, attraverso un mondo lacerato da una vera e propria guerra totale tra i generi. Il futuro della civiltà è affidato alle due, alla loro eredità morale e al Libro delle Femmine che ne sarà il risultato e che dopo secoli rischia di fossilizzarsi in un dogma inattaccabile.

 

Fenice citoplasmatica

Irene Drago

Non hai idea di cosa stanno scoprendo in quel laboratorio di biogenetica. Se vi immaginate il futuro come una civiltà uniforme — la distopia di un soffocante controllo totale, oppure l’utopia sostenibile in cui non esistono più conflitti — siete lontani dalla verità. C’è la revolución verde, certamente, con le intuizioni floreali della bioarchitettura, ma c’è anche l’incidente alla centrale nucleare di Bushehr sul Golfo Persico, e le mutazioni genetiche che ha provocato sulle creature viventi. Andrea ha studiato e collaborato con le migliori menti della biotecnologia, cervelli da premio Nobel, e adesso ha accettato un lavoro in una divisione all’avanguardia della ricerca medica a Teheran, nella Seconda Repubblica Islamica. Ma tutte le sue conoscenze e relazioni, e tutti i mezzi dell’ingegneria genetica avanzata sembrano impotenti contro il cancro che sta per mangiare viva sua figlia. Qual è la soluzione, quale la via della speranza? Chi lo aiuterà? L’autraliano Jack King, che lavora nella zona radioattiva di Bushehr? I risultati sull’embriogenesi raggiunti da Rosselli alla Kromanthea, l’azienda biogenetica chiusa trent’anni fa? La sua ex insegnante Ricci, che si dice lavori sull’Alzheimer e il Parkinson, e sulle cui ricerche l’amico Ivano, il genio della neurologia, sopravvissuto a un coma, si è lasciato scappare: “Tu non hai idea di…”?

Margine di incertezza

Silvia Treves

Dalla micronazione galleggiante di Fortunata alle basi lunari, una prova di forza tra intelligenze straordinarie. Perché il Ministero spedisce sull’isola artificiale di Fortunata, agro-cooperativa libertaria e aspirante micronazione nata nel periodo più buio dell’emergenza climatica, un inviato speciale come il T-consulente Ignas, dotato di poteri extrasensoriali? Perché l’isola ha chiesto di non invadere il suo spazio aereo, e cosa sta succedendo nelle dinamiche tra i suoi abitanti originari, i consorti, e gli ultimi arrivati, i cugini, dirottati qui dalle basi lunari di Pandia e dalla Fascia degli asteroidi dove avevano scelto di emigrare? Dichiarati in esubero dalle compagnie private che sfruttano i satelliti, per rappresaglia contro le onerose direttive eso-ambientali approvate dalla Nuova Sostenibilità Responsabile che governa la civiltà umana, i cugini male si adattano a questa sistemazione di ripiego che delude le loro aspettative. Chiamato a comporre una trattativa di lavoro, Ignas si trova invischiato in un pre-conflitto civile che si fa improvvisamente pericoloso quando scopre che la sua antagonista diretta ha a sua volta poteri mentali fuori dall’ordinario. Per sistemare la questione e neutralizzare il pericolo sociale, Ignas dovrà ricostruire la dinamica di un incidente mortale avvenuto sulla Luna, e trovarsi faccia a faccia con gli ottimati che ancora detengono un potere quasi incontrastabile grazie all’entità della loro ricchezza.

Un bel dì vedremo

Andrea Franco

La creatività umana non è mai stata superata nella sua capacità di produrre arte. Almeno fino ad ora. Tra le manifestazioni artistiche, la musica è fra quelle che più immediatamente caratterizzano un’epoca. Il Novecento, con la novità dell’audioregistrazione, ha reso possibile riprodurre e ascoltare tutta la grande musica del passato, e prodotto di conseguenza una quantità di appassionati fruitori di musica d’arte — non ultima la lirica. L’Italia, culla dell’Opera per quasi tre secoli, anche nel futuro prossimo tramanda la tradizione dei grandi interpreti nelle loro esibizioni dal vivo in teatro, con la non trascurabile particolarità che davvero è possibile apprezzare voci come quella del soprano Rosina Storchio (1872-1945), lì sul palco del Teatro dell’Opera di Roma o del San Carlo di Napoli. Non è un trucco di magia, né resurrezione, ma tecnologia cybo, ultima frontiera della bioingegneria: clonazione più cibernetica, ed ecco una nuova versione dell’umanità — una razza diversa, invece, per chi ritiene ad esempio che le cyborg attitudes non siano espressione artistica, bensì frutto di un applicativo software. La legislazione deve naturalmente prendere atto dell’esistenza dei cybo; ma secondo quale principio? Come esseri autonomi, dotati di raziocinio e creatività, oppure con tutta la diffidenza di una società conservatrice che sente minacciata la concezione tradizionale dell’essere umano? Il risultato finale sarà influenzato dal braccio di ferro tra un direttore d’orchestra come il Maestro Clemens Zimmermann, pervicacemente ostile alla novità, e il lungimirante Paolo Mastrilli, ministro della Ci’Cultura, che si sente direttamente coinvolto nel problema etico dei cybo. 

Il futuro non venne mai

Franco Ricciardiello

Se anche foste fatti di giada, se anche foste d’oro, anche voi scendere nella terra degli scarnificati. È l’Interludio, un periodo interstiziale tra il mondo di oggi, l’Antropocene, e il mondo della sostenibilità, lo Chthulucene. La città di Purpura Marina affida a Simon Drago il compito di scolpire in un scogliera sul mare il volto della fondatrice della democrazia integrale, Amala Singh; ma l’artista viene contestato dagli chthulupunk, attivisti ecologisti radicali che non vogliono la roccia deturpata da un mastodontico bassorilievo. Drago ha due figli: Santiago, che sta facendo uno stage di formazione sulla colonia lunare, e Miriam, artista multimediale le cui canzoni infiammano i giovani di un’Africa ancora sottomessa da dittature corrotte e dal soffocante moralismo della chiesa pentecostale. Di Miriam è perdutamente innamorato il piccolo Enkel, figlio di amici. L’equilibrio tra i personaggi viene sconvolto dall’arrivo di Lauriana Montiel, ex star del retrorealismo, un’arte che trasforma vecchi film in bianco e nero del XIX secolo in opere in 3D, con i protagonisti sostituiti da attori in carne e ossa. La bella Lauriana diventa la personificazione dell’ideale femminile per Enkel e un incubo per Miriam, che intuisce qualche trascorso nel passato del padre e dell’attrice. La soleggiata, verde Purpura Marina si trasforma inevitabilmente nella scenografia di un dramma.

Spirali

Serena M. Barbacetto

Contempla a occhi chiusi la complessa bellezza della spirale, come se recitassi i versi di un haiku. La Terra diffonde i suoi semi nel sistema solare. Una stazione orbitale, un’équipe scientifica, uno sciame di meteoriti: ecco gli elementi di una tragedia che va in scena nello spazio, e che cambia per sempre la vita della colona di seconda generazione Isabel Jiménez Ruiz. Da quel momento, la giovane ricercatrice si impegnerà a risolvere la complessa questione dell’autosufficienza alimentare delle colonie permanenti. Tutto congiura a indicarle che è un problema culturale prima che di risorse: il concetto di “cibo” per i coloni non è più quello dei terrestri. Isabel deve dunque andare contro il proprio istinto, e confidare sul sentimento che la lega a sua nonna Sofía, la quale per aggirare i limiti insormontabili della fisiologia e della biologia, e andare oltre l’estinzione della coscienza individuale, ha dovuto evolvere in una nuova forma di vita. Ed è proprio l’affetto della progenitrice a dimostrare a Isabel, impegnata nel nuovo, ambizioso e colossale Progetto Eden, come la natura del pianeta d’origine sia depositaria di una forza vitale e di un’adattabilità superiore a qualsiasi tecnologia di derivazione umana.

Lasciate fare a Elvis

Laura Silvestri

Conosci il detto africano “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”? Ecco, noi potremmo diventare quel villaggio. Magliana, Roma Sud, in un futuro non troppo remoto: per scongiurare gli  effetti della crisi climatica, l’Italia ha preso drastiche decisioni che influiscono pesantemente sulla vita di tutti i giorni. In quanto portinaio di un grande stabile, Elvis ha un osservatorio privilegiato sui fatti che in una torrida settimana d’estate rischiano di trascinare il vicinato in un devastante tutti contro tutti. Un’improvvisa interruzione nella distribuzione dell’acqua, e l’aggressività dei palazzi vicini nell’intercettare i droni con la fornitura d’emergenza, costringe i condòmini a mettere da parte i piccoli contrasti se vogliono procurarsi l’acqua per sopravvivere. Sotto il sole implacabile che martella le strade e gli edifici della borgata, gli abitanti del condominio imparano con l’esperienza che la solidarietà offre più vantaggi della guerra tra poveri: affrontare insieme la crisi idrica insegna loro che malgrado la lotta ce l’abbiano nel DNA, perché la loro vita non è mai stata facile, una comunità solidale offre un incomparabile vantaggio rispetto a un conflitto che consuma risorse. E così, senza recriminazioni per l’età d’oro del consumismo sfrenato, Elvis e i suoi si dimostrano adatti al futuro sostenibile che ha ridimensionato la civiltà industriale.

A coloro che verranno

Nino Martino

Dobbiamo smascherarli, rendere pubblico il legame tra i villaggi solariani e l’industria fossile. Malgrado la profonda crisi dei combustibili fossili, il capitalismo industriale non si arrenderà senza combattere: cercherà di manipolare l’opinione pubblica tramite un ambientalismo di facciata, per distogliere l’attenzione dall’impatto della produzione sull’ecologia del pianeta. In particolare, una rete di “villaggi solariani” molto simile a una setta new age è la copertura di facciata che dovrebbe distogliere l’attenzione dall’attività predatoria dell’industria che la sponsorizza. Il capofila di questi eco villaggi, il Sole nascente, sorge vicino Arbatax sulla costa orientale della Sardegna ed è di non facile accesso. Oltre a dedicarsi a lavori agricoli, i suoi abitanti coltivano un’erba con poteri allucinogeni. In un albergo poco distante arriva un turista da Parigi: Mateo Koné, nativo del Mali, che si è liberato con la Grande Rivolta dalla dipendenza economica nei confronti dell’Occidente. Ha con sé un’intelligenza artificiale dalle capacità prodigiose, nascosta dietro le sembianze di un innocente zainetto da passeggio, ed è in contatto con la Rete della Scienza, organizzazione che combatte il greenwashing e che si appoggia sulla struttura della colonia lunare. Riuscirà a smascherare Ravi, il gran maestro dell’ecovillaggio? E Anna, la receptionist dell’albergo, che ruolo ha in questa operazione?

Atlantis – seconda serie (2021)

Sorelle della prateria

Elena Di Fazio

La dea Sedna, che ha riportato alla vita la Groenlandia soffocata dal ghiaccio, infine sta morendo. La catastrofe climatica è un evento del passato. Le terre artiche sono adesso libere dai ghiacci e hanno un clima temperato. Ma l’innalzamento della temperatura planetaria ha provocato il collasso della civiltà globale: quella che un tempo era la Groenlandia è ora abitata da una popolazione di donne, che unisce la pratica sciamanica alla familiarità con maschi umani di origine sintetica, sotto l’egida di Sedna, la grande dea vivente, ma in decomposizione, il cui odore soffia con il vento sull’immensa pianura d’erba. Un giorno la giovane inuit Azalea rinviene sul litorale non distante da casa il superstite di un naufragio, il Bucaniere: un maschio dalla pelle bianca, un naturale, che evidentemente proviene da oltremare, dall’Europa. Il Bucaniere usa un respiratore filtrante per proteggersi dalle spore che, sepolte da ere geologiche nei ghiacci, si sono propagare nell’aria rendendo sterile quasi tutta l’umanità. Ma per Azalee e le sue Sorelle della prateria, quelle sono le lacrime della dea Sedna. Sfortunatamente per loro, il Bucaniere è soltanto uno degli uomini che compongono una spedizione giunta appositamente per eliminare l’essere che le inuit considerano una divinità.

Okaytopia

Pee Gee Daniel

Sfortunata la civiltà che non ha bisogno di super-eroi! Un mondo nuovo è finalmente la realtà per il pianeta Terra unificato e in pace! Il futuro è già tra di noi, e ha le sembianze di una società sostenibile, di giustizia e uguaglianza: il migliore dei mondi possibili. Merito del progresso umano? Della scienza, della filosofia, della cultura? Nient’affatto. Se l’interminabile era delle guerre è finita è solo grazie a Mister Okay, un imperscrutabile extraterrestre dai superpoteri che trent’anni fa è giunto sulla Terra, instillando nell’intero genere umano una fiducia che ha dato una svolta alla storia dell’umanità sotto tutti i punti di vista: etico, sociale, scientifico, tecnologico. Mister Okay è un faro, oggetto di un consenso pressoché generale, gli studenti a scuola ne studiano le imprese e crescono nel rispetto della sua figura, sebbene con il disincanto tipico dell’adolescenza, che da per scontata una situazione de facto che invece è relativamente recente. Ovviamente, non tutti accettano la pax di Mister Okay; criminali come gli Okayllains hanno scelto il Giustiziere Mantellato come nemico, campioni del male che non perdono occasione per sfidarlo con i loro superpoteri. Oggi ad esempio, mentre una scolaresca di adolescenti, visita il centro di Catchemall Capitol City, il professor King Fu e il Černobyllionaire si scatenano per annichilire Mister Okay, portando la loro lotta nelle strade e tra i palazzi della città capitale. Pee Gee Daniel racconta con stile umoristico e graffiante sarcasmo l’avventura del giovane Ifeanyi e dei suoi compagni di scuola.

Degerminazione

Erica Tabacco

E se le leggi dell’Uomo non bastano, subentreranno le leggi della Natura! Nel futuro prossimo, la legislazione italiana protegge finalmente il patrimonio ecologico residuo con leggi severe. Per questo, quando in un tiepido autunno furti inspiegabili e strani vandalismi ai danni del verde colpiscono la zona est di Vicenza, il dipartimento di Eco-Polizia affida la delicata indagine a due giovani e brillanti agenti, Nora e Katia. Sul luogo del misfatto rimangono sempre foglietti di carta su cui qualcuno ha scritto a mano delle massime farneticanti: è il Degerminatore, una specie di unabomber della sostenibilità. Nei suoi febbricitanti monologhi, l’uomo ha elaborato una propria delirante filosofia del rapporto con la natura, che tuttavia è solo l’estremizzazione isterica di una consapevolezza del danno inferto all’ambiente. Il rischio per le due poliziotte è finire attirate in una trappola e scoprire che il Degerminatore, oltre a essere una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è il prodotto di una imprevista simbiosi mutualistica tra due organismi biologici.

Colpo di una notte di mezza estate

Commando Jugendstil

Per favore calpestate l’erba: Guerrilla Art a Milano! Immaginatevi una notte d’estate a Milano… È la vigilia della manifestazione che una destra razzista e xenofoba ha organizzato in piazza della Scala, nel cuore della metropoli, davanti al palazzo del Municipio. Ma appena le tenebre calano sulla città, un gruppo di giovani attivisti si mobilita scatenando una guerrilla nonviolenta e fantastica per distogliere l’attenzione da un ingegnoso, brillante boicottaggio artistico che permetta alla gente di riappropriarsi di uno spazio trasformato dal sogno. E le vie e le piazze di Milano sono percorse da scalcagnati furgoni, da figuranti travestiti da guerrieri galli, antichi romani, longobardi, e dai ciclisti nudisti, in una geniale e caotica performance che culmina con l’evento più solarpunk che mai sia stato tentato in Italia. Questa è una raffigurazione estremamente ricca dell’immaginario solarpunk; presenta l’alba di un mondo fresco e cambiato, modificato da un intervento diretto nel mondo presente, attingendo a conoscenze artistiche, tecnologiche ed ecologiche in egual misura” (Rhys Williams, Glasgow University, Questa scintillante confluenza di magia e tecnologia”, 2019)

Sole distante, Luna di sale

Franco Ricciardiello

In una trasmissione dalle stelle, l’amara testimonianza della catastrofe ecologica sul pianeta Anthea. La laguna a nord di Venezia è sotto il livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacci artici, protetta soltanto da un sistema di gigantesche dighe. Lucio Aldani deve convincere gli abitanti delle isole a trasferirsi sulla terraferma, perché la zona sarà abbandonata alle acque, in attesa di un metodo per raffreddare la temperatura globale del pianeta. Ma le isole sono abitate dai rousseau, persone che hanno rinunciato alle grandi città per tornare a contatto con la terra, e che non hanno intenzione di andarsene: è infatti nella laguna che riescono a ricevere messaggi dal lontano mondo di Anthea, una civiltà extraterrestre estinta ormai da anni a causa di una catastrofe ecologica planetaria. Negli ultimi giorni di vita, gli antheani hanno affidato a trasmissioni interstellari un tragico monito contro l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente. Prima di Aldani un’altra inviata, Naima, è giunta per far rispettare le decisioni dal parlamento, ma ha finito per immedesimarsi nel punto di vista dei rousseau, suggestionata dalle struggenti immagini di antheani ormai morti da tempo, che continuano a raggiungere la Terra dallo spazio profondo come fantasmi di vite bruciate.

La lunga scia del tramonto

Milena Debenedetti

Il Mondo Quieto, non doveva essere gentilezza, redenzione, perdono e pace? Nel Mondo Quieto, la civiltà del futuro prossimo post-industriale, Alina è una Itinerante del Reticolo, il web che tiene in piedi la struttura sociale nella quale si sono organizzati i sopravvissuti alla Grande Epidemia. Suo compito è girare insieme a una piccola squadra di aiutanti tra gli insediamenti dispersi su un vasto territorio spopolato, per ricercare piante alimentari e per insegnare alle comunità umane le buone pratiche agricole. Quando arriva a Belcolle, un abitato in fondo a una valle, si scopre che è qui anche per un motivo segreto: un messaggio, quasi una convocazione, che la porterà nel recinto delle terre ancora contaminate, dove vivono i condannati dalla giustizia, banditi dalla civiltà e organizzati con leggi proprie e un’etica particolare. Qui verrà costretta a guardare in faccia la realtà del proprio passato, strettamente intrecciata con ciò che è accaduto al pianeta durante la Grande Epidemia.

Stazione Diadema

Massimo Citi

Diadema cresce anarchica in orbita intorno alla Terra, devastata da virus imprigionati da milioni d’anni nel ghiaccio e liberati dal riscaldamento globale. Quando Lundberg riprende i sensi dopo il suo incidente nello spazio, scopre di trovarsi sulla SSP Diadema, gigantesca stazione orbitale della quale ignorava totalmente l’esistenza, come la maggior parte dei terrestri. Sul pianeta però l’attenzione non è certo rivolta allo spazio: l’innalzamento della temperatura ha liberato dai ghiacci siberiani organismi mutageni che hanno intaccato il processo di meiosi cellulare, provocando mutazioni profonde del DNA. Una terrificante pandemia ha sterminato una parte importante dell’umanità. Ma sulla stazione Diadema è nata una nuova società di mutanti, esseri rifiutati dalle nazioni terrestri che hanno trovato nello spazio una ragione di vita. Diadema è stata praticamente dimenticata in orbita dopo la catastrofe, e da allora si è accresciuta con altro materiale di recupero, e soprattutto accogliendo chi viene rifiutato sulla Terra. Purtroppo non tutti ignorano la sua esistenza: di tanto in tanto, le difese di Diadema intercettano un missile sparato da qualche organizzazione che vuole preservare la purezza del DNA umano. E come se non bastasse, tra i suoi abitanti adesso c’è chi rema contro; se Lundberg non si affretta a individuarlo, provocherà danni più seri di un foro di proiettile in una tuta spaziale.

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