Categories:

Per la Giornata internazionale dei diritti della donna, abbiamo pensato di proporre qualche consiglio di lettura-ascolto-visione a tema. Ecco il contributo di Silvia Treves.


Negli anni Settanta, comparvero, sulla vecchia serie di Robot, diversi racconti firmati James Tiptree Jr. Erano testi intensi e sorprendenti. Quando li lessi ne compresi la forza visionaria anche se non sapevo che sarebbero divenuti fondamentali per la fantascienza speculativa scritta dalle donne.

Poi, Robot 37 (aprile 1979) pubblicò l’indimenticabile Soluzione “screwfly”, a firma Raccooona Sheldon, così presentato dal curatore D. Wollheim:

“È il genere di cose che i lettori si aspettano dal misterioso James Tiptree jr. E noi lo riveliamo perché Tiptree non è più un mistero. «Egli» è la persona che firma questa storia. Basta aggiungere Alice”.

Infine, nel mese di maggio, comparve Robot 38: Racconti di un vecchio primate, una intera antologia firmata James Tiptree e preceduta da una bella e amichevole introduzione di Ursula K. Le Guin.

Ho sfogliato i numeri 37 e 38 così tante volte che ormai li sfioro con il timore che caschino a pezzi.

Alice Bradley Sheldon visse molte vite: fu pittrice e critica d’arte, si arruolò nelle forze aeree degli Stati Uniti divenendo una delle prime analiste di intelligence fotografica, riprese gli studi universitari divenendo psicologa sperimentale. Parallelamente, cominciò a scrivere racconti di fantascienza speculativa a firma James Tiptree jr. In un tempo in cui le autrici erano già ben accette nella fantascienza anglofona, spiegò così la propria scelta: “Un nome da uomo mi pareva una buona mimetizzazione […]. Ho avuto anche troppe esperienze nella mia vita dovute al fatto di essere la prima donna a fare qualche dannato lavoro.”

Scrittrice straordinaria, Alice B. Sheldon è così nota che, negli ultimi anni, l’abbiamo data per scontata. Per illuminare il suo valore occorre una buona guida e io vi consiglio Laura Coci, che ha parlato di lei e delle sue opere in maniera ampia, approfondita e piena di sensibilità in «Vitamine Vaganti»:

silvia-treves-solarpunk
Silvia Treves
Condividi il post

Comments are closed