di Antonio Ippolito
«Le albe, che una volta risuonavano del gorgheggio mattutino dei pettirossi, delle ghiandaie, delle tortore, degli scriccioli e della voce di un’infinità di altri uccelli, adesso erano mute; un completo silenzio dominava sui campi, nei boschi e sugli stagni».
Così iniziava Primavera silenziosa, un classico dell’ambientalismo moderno. Ma chi è stata Rachel Carson e qual è la sua eredità?
Ci aiuta a fare il punto Rachel Carson – La signora degli oceani, il monologo di Laura Curino, scritto da Massimiliano Bucchi e diretto da Marco Rampoldi; visto il 16/03/2025 al milanese No’hma Spazio Teatro e tuttora in tournée.
Laura Curino interpreta Dorothy Freeman, ammiratrice e intima amica di Rachel Carson, che ne rievoca la (purtroppo breve) vita: l’amore per la natura nato fin dall’infanzia nei monti della Pennsylvania, la precocità di scrittrice che prima di aver finito il liceo ha già pubblicato cinque articoli sulla prestigiosa Saint Nicholas, la carriera universitaria divisa fra lettere e biologia, a vent’anni finalmente la scoperta del mare tanto sognato sui libri, la fatica di conciliare lavoro in laboratorio e dottorato di ricerca fino a dover rinunciare a completare quest’ultimo (per occuparsi di una sorella malata e dei suoi figli è necessario lavorare a tempo pieno). Inizia quindi a lavorare per un’agenzia letteraria; presto inizia a pubblicare per l’ Atlantic Monthly e nel ’41 pubblica Under the Sea Wind, il suo primo libro sulla vita negli oceani (per studiarli, deve superare gli ostacoli dell’epoca: scrivere con uno pseudonimo asessuato per non stupire i lettori; superare la resistenza a far salire una donna nubile su una nave: ci riuscirà solo facendosi accompagnare da un’amica..); purtroppo, la pubblicazione avviene soltanto un mese prima dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
Riuscirà comunque a pubblicare, nel ’51, The sea around us: questo avrà un tale successo da permetterle di ripubblicare il primo libro e dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Infine nel ’55 pubblicherà The edge of the sea, completando questa “trilogia del mare”.
Si arriva così al ’62 e alla pubblicazione di Silent Spring: il saggio-denuncia-romanzo che scatenò la campagna contro il DDT oltre a essere una pietra miliare dell’ambientalismo; in Italia pubblicato da Feltrinelli già nel ’66 come Primavera silenziosa e continuamente ristampato da allora in diverse edizioni (qui propongo la prima, con la sua efficace copertina, che ebbi il piacere di conoscere già negli anni ’70); citato anche nel Problema dei tre corpi di Cixin Liu come libro proibito. Nonostante l’opposizione dell’industria chimica, che inizialmente riesce a non far pubblicare gli studi sull’argomento, e nelle trasmissione televisive denigra la Carson sul piano scientifico e umano (naturalmente “zitella isterica”..), l’impatto sul pubblico è immenso. Il DDT alla fine fu vietato, e il movimento di base che si era formato ottenne la creazione della Environment Protection Agency (EPA).
Nel ’73 Einaudi pubblicò The sea around us come Il mare intorno a noi; per gli altri libri della Carson abbiamo dovuto aspettare questi ultimi anni e la meritoria riscoperta da parte di Aboca; nel 2022 The edge of the sea come La vita che brilla sulla riva del mare; nel 2023 il postumo The sense of wonder come Brevi lezioni di meraviglia; infine nel 2024 proprio Under the Sea-Wind come Storie dalle profondità del mare.
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