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Gli autori e le autrici parlano del loro racconto presente nell’antologia “Assalto al sole”.

Nutopia ha un forte gusto hard, che non stona affatto con il tema dell’antologia. Il “mondo nuovo” di questa nuova utopia è rinato dalle macerie di una catastrofe planetaria, con regole di vita differenti dalle nostre e novità comportamentali che forse oggi troveremmo scarsamente etiche — ma ogni epoca ha un concetto proprio della morale, e il rito di passaggio appare come la metafora del superamento di un’impasse globale, l’approdo alla maturità per la civiltà umana.

Franco Ricciardiello, Introduzione a “Assalto al sole“, Delos Digital

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Un racconto un minuto: Stefano Carducci
Un racconto un minuto: Alessandro Fambrini

L’ingresso in una società tipicamente Solarpunk passa per un rito preciso e che coinvolge lo Spazio orbitale e i giovani. È questo il nucleo di Nutopia, racconto che ha in comune con i precedenti e con un po’ tutte le storie dell’antologia il passaggio da un prima, un passato in cui l’umanità, per un motivo o per un altro, è stato in bilico tra l’estinzione e l’evoluzione, tra l’autodistruzione e una rinascita e, ovviamente, nelle storie Solarpunk di Assalto al sole l’umanità è riuscita ad imboccare la via della sopravvivenza, ma all’insegna di un mondo nuovo, socialmente, economicamente ed ambientale perfettamente sostenibile. Il rito a cui i giovani nel racconto di Carducci e Fambrini devono sottoporsi per far pienamente parte della società in cui vivono, con una nuova consapevolezza di sé stessi e del loro futuro, è per l’appunto la metafora dell’umanità stessa, che giunta sul bordo del precipizio decide di tornare indietro e di cambiare totalmente il suo modo di vivere. È questa è l’essenza stessa del Solarpunk.

Carmine Treanni, Delos Science Fiction n. 220


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