Lorenzo Davia, Tigre contro tigre, Atlantis n. 31, Delos Digital editore, ebook € 2,99

In un futuro distante, l’umano è diventato pienamente post-umano e altre specie si sono evolute insieme e grazie a lui, dando vita a sistemi vegetali dotati di coscienza e animali che vivono in società e culture complesse.

Protagonisti di Tigre contro tigre sono proprio le creature semi-umane. Agatea, una giovane ragazza-tigre, ha lasciato il suo clan sulla Terra per diventare cacciatrice rituale nell’habitat spaziale di Tarcisia. A seguito di un’importante scoperta, però, il padre le chiede di fare ritorno, e duellare con un clan rivale che rivendica il controllo su un territorio ora conteso. Si tratta solo in apparenza di una storia che ci rimanda all’ordine della natura. In questo mondo, il confine tra natura e cultura è mobile e incerto, non esiste il pienamente naturale né il pienamente artificiale; ciò che domina e ciò che “deve essere dominato” si intrecciano in nuove costruzioni di significato.

Umano e non umano, insieme hanno imparato a superare la violenza e l’annientamento. In un mondo che si è scoperto civile, tutti celebrano e rispettano il valore della vita. Come la caccia di Agatea su Tarcisia, così anche i duelli sulla Terra non sono mai una lotta all’ultimo sangue, combattuta con gli artigli o con le armi fino a distruggere o distruggersi. Connessione, reciprocità, responsabilità non possono venire mai meno. La lotta si consuma con gli strumenti ritualizzati dell’Arte, nella condivisione di pratiche fondate sull’onore e sul rispetto.

Anche l’esperienza della morte porta con sé dignità; nel trasferimento di ricordi tra Agatea e le sue prede, l’eredità del vivente sopravvive alla caccia. Una pratica affascinante, che si basa su tecnologie avanzate, e parla della capacità di ognuno di diventare potenzialmente qualsiasi altro vivente, in un rispecchiamento trans-specie che è un po’ quello che fa Davia con le sue parole quando rimescola la nostra parte umana con quella di Agatea e porta a galla anche la nostra parte animale.

Parafrasando Amitav Ghosh, non basta antropomorfizzare l’altro non-umano per comprenderlo. Ma innanzitutto dobbiamo imparare a vedere l’agentività del mondo che ci circonda. Nel mondo di Tigre contro tigre ogni oggetto e ogni corpo brulica di vita e di storia.

Stefano Zuliani
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